lunedì 21 settembre 2015

Come pulire i pennelli



Dopo un lavoro di pittura a pennello viene il momento che i più detestano eseguire: pulire e riporre i pennelli.
Eppure quella di pulire e riporre i pennelli in maniera adeguata è un'operazione che non possiamo evitare se vorremo conservare in perfetta forma i nostri pennelli e poterli avere a disposizione per un successivo lavoro.
Per eseguire un buon lavoro di pittura è necessario comprare pennelli di alta qualità ma i pennelli di alta qualità hanno anche un costo non disprezzabile e questa è una ragione tra le altre per pulirli e custodirli come si conviene.
I lavori di pittura, tralasciando la pittura artistica, fanno uso di diversi tipi di vernici e impregnanti e ogni prodotto dovrebbe avere un pennello dedicato esclusivamente al suo utilizzo: per l'impregnante un pennello dedicato all'impregnante, per lo smalto un pennello dedicato allo smalto e così via.
La vernice più difficile da togliere dai pennelli è certamente lo smalto. Il miglior prodotto per rimuovere lo smalto è certamente l'acquaragia.
NB: Il procedimento che andiamo a descrivere è valido per le vernici che devono essere diluite con acquaragia o diluente nitro ma non per gli smalti all'acqua per cui non è richiesto l'uso del diluente per la pulizia. Sintetizzando al massimo diciamo così: se la vernice richiede l'uso del diluente anche i pennelli richiederanno la pulizia con il diluente, se la vernice è una vernice all'acqua, invece, anche i pennelli potranno essere lavato solo con acqua e sapone.
In primo luogo procuriamoci un barattolo all'interno del quale possiamo versare l'acquaragia. Un barattolo di vetro per la marmellata (meglio se alto) va molto bene per i pennelli di piccole e medie dimensioni; l'importante è che il pennello possa passare attraverso la bocca del barattolo. Se avremo acquistato un pennello di buona qualità, osserveremo che esso presenta un foro in prossimità delle setole che ci permetterà di tenerlo sospeso , facendo scorrere uno stecchetto nel foro stesso, all'interno del barattolo. Se il pennello non è dotato di un foro immergiamolo semplicemente all'interno del contenitore.
Ora possiamo procedere a riempire il barattolo con la necessaria quantità di acquaragia tenendo conto che il suo livello deve arrivare a coprire le setole del pennello per intero.
Se prevediamo di proseguire il lavoro entro breve tempo (ad esempio quando si ha la necessità di dare due mani di pittura sullo stesso oggetto) allora lasciamo in immersione il pennello fino al momento del suo successivo utilizzo quindi, dopo averlo estratto dal barattolo, laviamolo con altra acquaragia pulita e asciughiamolo con un panno che non lasci pelucchi. Una volta che il lavoro di pittura è completamente finito bisogna eseguire le procedura esposta prima ma avendo l'accortezza di passare due volte il pennello nel barattolo con acquaragia pulita.
Non lasciamo per giorni il pennello immerso nell'aquaragia - a maggior ragione se non è sospeso nel contenitore - poichè le setole si piegherebbero e si rovinerebbero. Allo stesso modo bisogna evitare di schiacciare il pennello contro il fondo del baratto pensando di riuscire  a fare espellere meglio i residui di vernice penetrati in profondità: questa eccessiva pressione finirebbe per deformare le setole.
Dopo i due bagni in acquaragia scuotiamo il pennello per bene e laviamolo con acqua e sapone di marsiglia; facciamolo ruotare nel palmo della mano come si farebbe per un pennello da barba (per i pochi che lo utilizzano ancora) e poi cerchiamo di spremere le setole tra il pollice e l'indice con un movimento che va dalla base alla punta delle setole, cercando di rimuovere la maggior quantità di vernice dalla base e che, indurendosi, danneggerebbe il pennello.
Ora non rimane che asciugare per bene il pennello e avvolgere le setole in un foglio di carta da cucina.

Riponiamo i pennelli orizzontalmente in un cassetto se non possiamo tenerli appesi a un chiodo per il manico. Non conservare mai i pennelli in un barattolo facendoli appoggiare sulle setole che si piegherebbero e, se possibile, evitate anche di infilarli in un barattolo con le setole rivolte verso l'alto.
Il procedimento descritto è valido anche per pulire i pennelli sporchi di impregnante.
Se invece dobbiamo pulire pennellesse e plafoniere utilizzate per l'imbiancatura della casa il lavoro è più semplice perchè non richiede l'utilizzo dell'acquaragia; è sufficiente lavare via l'idropittura con sapone e un getto corrente d'acqua tiepida.
Ricordiamoci sempre di lavare o immergere in acqua il pennello anche se non viene utilizzato per poco tempo; l'emulsione, infatti, tende a seccarsi ed indurirsi, "incollando" tra loro delle setole e quando questo accade noteremo che la pittura non viene distribuita uniformemente sul supporto e il lavoro non  viene perfetto.

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